Il ritorno di Postalmarket

Certe volte ritornano. E’ questo il caso di Postalmarket, il celebre catalogo di vendita per corrispondenza nato a Milano nel 1959 da un’idea dell’imprenditrice Anna Bonomi Bolchini. L’obiettivo di questo progetto era di importare anche in Italia il formato, tutto americano, della vendita a catalogo.

Il format si rivela vincente. Negli anni ’80 e nei primi anni ’90 Postalmarket diventa il leader italiano nel mercato delle vendite per corrispondenza (principalmente abbigliamento, accessori, cosmetici): con i cataloghi Primavera/Estate e Autunno/Inverno fattura circa 600 miliardi di lire e gestisce 45 000 spedizioni giornaliere.

Dopo anni contrassegnati da numerose controversie amministrative e giudiziarie, nel 2015 il celebre marchio Postalmarket Spa chiude i battenti, lasciandosi alle spalle la fama costruita nei decenni precedenti.

La rinascita digitale: Postalmarket 2.0

Oggi Postalmarket ritorna con una nuova veste digitale e, per gli abbonati, anche in versione cartacea.
Le mente dietro l’operazione è quella dell’imprenditore Stefano Bortolussi che, a seguito dell’acquisto del marchio e grazie  all’aiuto di Francesco D’Avella, titolare della piattaforma di e-commerce Store Eden, ha ridato vita alla Postalmarket Srl.

«Abbiamo un sogno ambizioso – spiega Bortolussi all’Ansa – proviamo a realizzarlo: vogliamo diventare l’Amazon italiano. C’è molto lavoro da fare». E anche se «il nostro modello di business è differente» dal precedente, si punta all’effetto amarcord: « Sono milioni le persone che si ricordano di Postalmarket e dunque che sono nostri potenziali clienti”.

 

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